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RECURVIROSTRA AVOSETTA

 Linnaeus, 1758

 versione scheda 01 del 08 maggio 2014

 
   
  i nomi

it

Avocetta

sar

Filìppa, Cruguxòi de mari

ing

Avocet

fr

Avocette

cast

Avoceta

cat

Bec d’alena

ted

Sabelschnabler
jap ソリハシセイタカシギ

 

classificazione

Ordine

Charadriiformes

Famiglia

Recurvirostridae

Genere

Recurvirostra

Specie

Recurvirostra Avosetta
diffusione

azzurro = nidifica         rosso = stanziale        verde = sverna

 

 
fattori di minaccia

Le cause che stano portando all’estinzione di questa specie sono: il riscaldamento globale, l’inquinamento, l’effetto serra, la caccia. Ma i principali problemi che la stano portando all’estinzione sono tre e sono: il bracconaggio, la perdita dell’habitat e l’inquinamento dell’acqua. I bracconieri cacciano questa specie tramite diversi strumenti illegali. Con la perdita dell’habitat si intende che il mondo umano si sta impossessando del ecosistema dell’habitat, questo avviene attraverso le costruzioni di strade, chioschi, ecc. L’inquinamento idrico di quell’habitat avviene per tre motivi che sono: l’inquinamento industriale, l’ inquinamento urbano l’ inquinamento agricolo. L’inquinamento industriale viene effettuata tramite lo scarico di alcune navi avviene direttamente in acqua e anche tramite lo scarico di industrie. L’inquinamento urbano avviene soprattutto tramite lo smaltimento di rifiuti. L’inquinamento agricolo avviene tramite l’utilizzo di fertilizzanti, pesticidi.

 

riconoscimento

L’Avocetta si distingue dal Himantopus himantopus (Linnaeus, 1758) perché ha un becco lungo nero che è rivolto all’insù ed è piatto; anche per la palmatura dei piedi. La colorazione del piumaggio è inconfondibile. Questa specie ha la livrea che è completamente bianca candida, una evidente striscia nera che attraversa la fronte, il vertice e la parte posteriore della nuca e del collo, le zampe sono di color piombo e corte, l’iride è di color rosso-bruna, le pari inferiori sono bianche e la coda è bianca. Il piumaggio è bianco macchiato di nero. Le scapolari, copritrici primari e remiganti primarie sono nere. Durante il volo si distingue perché ha una macchia triangolare nell’apice alare. Questa macchia triangolare che si trova all’apice alare viene evidenziata proprio dalla colorazione delle scapolari, copritrici primarie e remiganti primarie. Nell’ambito invernale la femmina assomiglia molto al maschio, le parti inferiori sono nere e tendono più al bruno e le parti superiori sono completamente sfumante di grigie. Già all’età di 2 anni i giovani hanno il rivestono dell’abito degli adulti, ma hanno le ali nere eventi sfumate brune, mentre la fronte, il vertice e la nuca sono grigie, la parte inferiore è bianca, la parte anteriore del collo e il davanti del petto grigio-cenere. Durante il volo questa specie non tiene il collo completamente disteso, ma bensì in questo modo fa sembrare di avere il collo più corto di quanto sia in realtà, mentre le zampe vengono distese completamente, in modo cosi da sorpassare la coda in lunghezza. Questa specie quando è posata sul terreno si muove in modo elegante, cammina con il collo incurvato e il corpo è posizione nato orizzontalmente. L’Avocetta vola lentamente compiendo un volo battuto in linea eretta, ma più raramente compie cambi direzione e discese di quota. Misura di lunghezza 43 cm; l’apertura alare e pari a 77-80 cm e pesa 230-240 g.

 

riproduzione

La riproduzione ha inizio da aprile fino a luglio e avviene in particolare sui dossi e cumoli di sabbia, particolarmente nelle zone fangose e pianeggianti, in quelle umide e salmastre, nei salicornieti e nelle zone appena bonificate. Entrambi sessi preparano varie buche e ne scelgono solamente una; ma in realtà è la femmina che sceglie il luogo e la buca dove vera situato il nido. Ma alla vera costruzione del nido procedendo cerimonie nuziali a cui talvolta partecipano anche altri individui. Il nido costruito da entrambi i sessi, ed è composto da foglie, rametti e steli d’erba e solitamente è rialzato, vicino all’acqua. La fattezza del nido è comunque variabile, andando in alcuni casi dalla forma semplice, scarsamente addobbata, a quelle molto elaborate e composte da materiali relativamente solidi quali giunco e cannuccia palustre. Probabilmente la forma del nido dipende dal luogo in cui è situato, dall’ampiezza, della marea e dall’abbondanza precipitazioni pluviali. La deposizione viene effettua da maggio a giugno. Le uova sono verdastre e macchiate di grigio. Hanno le dimensioni medie mm 50,5 x 35.e pesa mediamente 30 g. Una cova completa comprende 3-4 uova. La cova dura 25 giorni e viene effettuata da entrambi i partner. I pulcini già dalla nascita hanno il becco corto e rivolto all’insù. I pulcini vengono alimentati regolarmente da entrambi i genitori. Sono già indipendenti all’età di 42 giorni. Viene effettuata una sola covata all’anno.

 

alimentazione

Si nutre principalmente di insetti e invertebrati acquatici, in modo particolare di Ditteri (Efidridi, Dolicopodidi, Chiromonomidi), Crostacei (particolarmente i generi Euryptera, Mesochra, Berosus, Idrobidi), Anellidi (Nereidi e misidacei), Coleotteri (Idrofilidi e Ditiscidi) e Molluschi (stadi giovanili), che caccia nuotando sulla sul fondo limoso.

 

 versione stampabile

 

 

Versione pagina del 15/10/2016
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